Ombre

Nessuno guarda le ombre con occhio acuto.
Nel disegno le ombre vengono elevate di rango, al pari delle luci o addiritura poste ancora più in alto: creano le forme nel bianco perchè , nel foglio, il bianco è il buio;
Dunque le ombre acquistano il significato di tridimensionalità, realtà a cui aggraparsi per riconoscere in essa forme familiari.

Banalmente pensavo alla "Style black" di Mac, ditta Ultranota, che produce cosmetici seguendo i trends della moda con collezioni accattivanti rigorosamente limitate, ebbene mi ha delusa.
Innanzitutto mi aspettavo ombretti neri con i cosiddetti, ovvero proprio neri, non lustrini e un po' di fuliggine che per essere neri necessitano dell'altro prodotto cult della serie : il greasepaint.

- introduco una nota - se volete un vero nero così opaco, così nero che neanche noterete le scritte incise nella cialda... il nero di kiko (degli ombretti ad alta pigmentazione della linea diciamo "base") è il vostro obbiettivo, acquarellabile e iperpigmentato costa solo 4 eurini!-

Ci tengo a precisare che non sto discutendo la qualità della collezione "style black" di mac ma la mia semplice opinione.

Questa collezione è stato un asse piglia tutto:
- nero per chi ama il nero ( io amo il nero e ho trovato tutto quanto un po 'grigio ma andiamo oltre)
-non troppo nero per chi non osa mai ma ama la tentazione;
-lustrini per chi ama i glitter di diversi colori;
- i greasepaint, ovvero il risultato di migliorie sui comuni "shadestick";
- le maschere alla "volcanic ash" definite un "must have", vendute ora non più nella comoda confezione a barattolo ( dove c'era la possibilità di usare e meglio dosare il prodotto vedendo quanto ne rimane) ma nel tubetto che inevitabilmente è pieno per i 2/3 e che va chirurgicamente squartato per poter godere di tutto il comprato.

Personalmente ho acquistato un mattene ( i rossetti più pigmentati solitamente opachi o semiopachi di mac dalla peculiare confezione che ricorda i rossetti Max Factor, questo in particolare è un quasi nero-rosso; in america 14.50$ qui 17.50) inutile dire che di molto differiscono dai cremesheen ( veli di pigmento in un mare di gloss, texture che mal si adatta ai colori scuri a mio parere) e il pennello 214 in edizione limitata che poco centra con il nero e rimane il mio aquisto preferito della collezione ( in america 23$ da noi se non ricordo male 25 euro?).


In questa collezione dalle immagini accativanti, il nero è stato aperto da una pioggia di luccichii, la tendenza a guastare la soave eleganza del nero anche quando lo si celebra non la capisco.
Cercando di spiegarmi...
Le confluenze che hanno ispirato questa collezione hanno origine da moti decadenti, incompleti, che si perdono nella nebulosità e nella confusione dell'adolescenza o in età che pian piano si "adagiano" malinconiche, tuttavia , non dimentichiamolo, si originano anche da temi meno felici come alchool, droghe, solitudine e disagio familiare.
Curioso questo scansare il buio, come se incutesse timore anche se incastonao in un pigmento; eppure l'ambiente dello spettacolo e della moda, pur celando la sua intima oscurità proibita, trabocca di continuo: il sistema barcolla ma non molla.
Potrei parlavi per righe e righe di tutte le connessioni mentali che mi sorvolano nell'attimo in cui scrivo( in cui peraltro vi è un album fotografico regalatomi per il mio compleanno di Helmut Newton), ma volutamente lo lascio incompleto nella mia "buissima" scatola cranica.